giovedì 15 novembre 2007

Gita a Kamakura



Domenica 11 Novembre 07.

Rispetto al piovoso sabato, il tempo è migliorato.

Qualche nuvoletta maligna persiste, ma si puo' tentare la gita a Kamakura.

Kamakura è un località molto caratteristica a nemmeno un'oretta di treno dalla stazione centrale di Tokyo.


La storia narra che attorno all'anno 1100 si scateno' una furibonda lotta per il potere in Japan che vide soccombere la famiglia Minamoto a favore dei Taira.

La famiglia sconfitta fu sterminata, tutta, tranne un piccolo marmocchietto che riusci' casualmente a salvarsi.

Il piccolo superstite Minamoto, crebbe sano, robusto e bello dentro.

Potrà forse sembrarvi sorprendente, ma pare rosicasse parecchio per la fine subita dai familiari.

Si attivo' per instaurare una fitta serie di amicizie importanti, ottenne anche l'appoggio di una potente famiglia della prefettura di Ceppaloni-Hanto e un bel finanziamento da un progetto FIRB.

Alla fine riusci' a sconfiggere la famiglia Taira e a riconquistare il potere.

Stabili' il suo quartier generale proprio a Kamakura.

Pare l'abbia scelta per le sue notevoli difese naturali: mare su un lato e montagne dall'altro.

In realtà questo è proprio un bel posticino, ha avuto buon occhio il giovane Minamoto.

Kamakura divenne cosi' la capitale del Japan per piu' di un secolo.

Si costruirono templi e statue e ancora oggi è una delle mete piu' rinomate della nazione.


La nostra visita inizia da un paio di templi nella periferia della cittadina.

Il primo non presenta caratteristiche particolari rispetto a quelli di Kyoto, ma anche stavolta la visita si rivela piacevole e rilassante.

Ecco un tipico sentiero che collega alcuni templi minori situati sul pendio della collina.





In primo piano c'è un big bambù utilizzato per impedire l'accesso ad un antico ponticello in pietra.

Notate le dimensioni, poco a fianco c'era una foresta intera di bambù enormi, molto bella.

Sembrava di essere all'interno del celebre e indimenticato capolavoro cinematografico (che tutti voi ricordate) del maestro Zhang Yimou "La foresta dei pugnali volanti".


Questo invece lo scorcio di un interno, niente di impressive, ma nemmeno blutto.



Prima di pranzo visitiamo un secondo tempio

Eccomi a fianco di una piccola statua del Budda.




E non fate gli sciocchini, il Budda è quello a sinistra.


Nessun commento: